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Sei Mio

"Sei mio", dice Laura, ed è musica per le mie orecchie.
Entra nella stanza ancheggiando sinuosamente. Indossa solo mutandine e reggiseno di pizzo nero, e un paio di stivali neri di pelle. Sexy da morire; autoritaria più che mai.
"Si padrona, sono tuo", rispondo. Sono inginocchiato sul pavimento. La stavo attendendo così, come da comandi.
Si avvicina a me. Mi guarda dall'alto verso il basso. Poi si gira, offrendomi il culo.
Scosta le mutandine scoprendo il buco, poi ordina:
"Lecca, schiavo. Leccami il culo".
Tiro fuori la lingua e, eccitatissimo, gliela caccio nell'ano.
Lei emette un sospiro leggero, quasi impercettibile.
"Così, schiavo" mi dice "cacciala bene dentro, questa lingua. Fammi la pulizia del culo. Così... mmm... sì, così... continua, bravo porco..."
Aumento il ritmo. Infilo la lingua sempre più in fondo. La padrona apprezza.
"Gli stivali, ora" dice voltandosi. Li lecco tutti per bene, non tralascio nulla.
"Bravo", si congratula. "Molto bene. Ora leccami un po' la figa..."
Si siede su una poltrona e allarga le gambe. Camminando a quattro zampe, come un cagnolino, la raggiungo e comincio a leccarle la figa pelosa.
"Ti piace?" mi chiede. "Ti piace la mia figa, schiavo?"
"Sì, padrona" le risponde. "Mi piace moltissimo e per me è un onore poterla leccare tutta e così spesso".
"Bene. Avanti, allora. Fammi vedere cosa sai fare".
Lecco come non ho mai leccato una figa in vita mia. Ci metto impegno e passione. Ha un sapore buonissimo.
Lei nel frattempo si massaggia le tette, si tocca i capezzoli. Il trattamento le piace. Ne sono felice.
Tutto per la mia padrona. Tutto per il suo godimento e il suo appagamento.
"Così..." geme "infila la lingua dentro... così... in fondo... dedicati un po' al clitoride... mmm... bravissimo... sì, ogni tanto ripassa pure il culo, che mi piace tanto..."
Il mio cazzo intanto è diventato durissimo. Vorrei farmi un bel segone, ma so che non posso. Lei non vuole che mi masturbi in sua presenza. L'unica che deve godere è lei.
Così continuo a leccare, da bravo.
"Che cagnolino ubbidiente" mi apostrofa ridacchiando. "Sei proprio un bravo e fidato cagnolino... mmm... dai... fammi godere con la tua lingua... così... lavorami bene la figa... così... avanti, avanti, datti da fare... oooh... oooh... ooooohh!!!"
E viene, inondandomi la faccia di umori.
"Torna a dedicarti al culo, ora" dice voltandosi. "Voglio godere ancora".
Da bravo, torno a leccarle il buco odoroso. Lei nel frattempo si masturba velocemente.
"Infilaci dentro anche un dito" mi dice. "Avanti su, ficcami un dito in culo... dito e lingua, dai, fammi godere..."
Lo faccio, con grande gioia. Nel contempo le lecco e le masturbo il culo. Lei accompagna il movimento ondeggiando le chiappe... che chiappe meravigliose.
Dopo poco viene ancora, gemendo e rantolando.
Mi accarezza la testa, come fossi un animale.
"Il mio cagnolino", sussurra. "Ecco cosa sei. Il mio bel cagnolino..." Ed io ne vado fiero.

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