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Mi chiamo Lisa. Ho compiuto da poco vent'anni. Sono alta un metro e settantacinque, castana, occhi marroni.
E mi piace il cazzo.
Non quello del mio ragazzo, però. E non è solo una questione di dimensioni. E' nella media, quindi non ci sarebbe nemmeno molto da lamentarsi. E' che mi ha stancata. E poi uno non mi basta.
Non mi basterà mai.
Lui non sa nulla, naturalmente. Non voglio che soffra. Gli voglio bene e non intendo lasciarlo. Ma non intendo nemmeno privarmi dei cazzi degli altri.
Sono stata con quasi tutti i suoi amici, anche quelli di cui si fida ciecamente. Li ho spompinati dovunque, anche con lui nei paraggi. Poverino. Mi dispiace, ma non riesco proprio a farne a meno.
Se solo sapesse quello che i suoi cosiddetti "amici" dicono di lui alle sue spalle!
Ah!
E' divertente fare la puritana con lui. Concedergli poco, a volte nulla, nemmeno una misera sega. E poi, qualche minuto dopo, prendere in bocca il cazzo degli altri.
Non mi interessa particolarmente l'età. Mi concedo a ragazzi appena diciottenni come a cinquantenni arrapati.
Quel che conta è la mazza.
Non sono una patita del rapporto tradizionale. Mi piace prenderlo in figa, sia chiaro, ma mi eccito di più a succhiarlo o a farmelo sbattere nel culo.
Oh, come mi piace farmi inculare!
E magari tornare a succhiarlo dopo che è stato nel mio culetto. Leccarlo tutto bene bene, godendomi, oltre al gusto inconfondibile della minchia, anche altri sapori che, ai più, possono apparire disgustosi.
Dovreste vedere come si bagna la mia fichetta!
Una volta ho spompinato il migliore amico del mio ragazzo, mentre lui, ignaro di tutto, era in bagno a farsi una doccia. Il fatto che lui fosse a pochi metri di distanza da noi mi eccitava terribilmente. Ho dovuto darmi da fare per far presto, succhiando come una forsennata e nel frattempo accarezzando quei bei coglioni pelosi, carichi di sperma.
Sperma che, poco dopo, si è riversato tutto dentro la mia bocca.
Non ho fatto in tempo a bere tutto, e lui a ricomporsi, che il mio ragazzo è entrato nella stanza, inconsapevole di quanto accaduto. E noi a far finta di niente, parlando come se nulla fosse di argomenti sciocchi.
Che puttana che sono, che inguaribile porca. Ma proprio non so resistere ad una bella mazza dura, ad una cappella lucida e, possibilmente, maleodorante.
Mi piace quando non se lo lavano per qualche giorno. Spesso è una condizione che impongo ai miei amanti. Mi piace che l'aroma sia forte. Mi piace sentire il sapore inconfondibile del maschio sul palato. E anche lo sperma mi pare più saporito.
Devo stare attenta che il mio ragazzo non mi scopra. In questo non sono brava come a succhiarlo o a prenderlo nel culo. Sono abbastanza incauta e corro rischi sempre grandi. Come quella volta che, in autobus, ero seduta nel sedile dietro a quello del mio ragazzo, perchè non c'erano altri posti liberi, ed ho masturbato il mio vicino, un signore distinto sulla quarantina, dotato di una minchia niente male. Mi sono fatta venire in mano e poi ho leccato tutto. In molti sull'autobus se ne accorsero e ridacchiarono. Al mio ragazzo sarebbe bastato voltarsi nel momento sbagliato e mi avrebbe colta in castagna.
Ma che posso farci?
Quando la mia fichetta comincia a formicolare perdo la testa. Penso solo al cazzo.
Ah, quanto mi piace...

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