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mercoledì
24
marzo

Le Voglie Nascoste Di Ilenia - Regalo Di Compleanno


AUTORE: Matteo

Ilenia fissava il piatto ancora pieno con aria inappetente, muovendo distrattamente il cibo con la forchetta.
"Che hai Ilenia? Ti senti male?", le chiese la madre di Alberto, che aveva invitato a pranzo la futura nuora per festeggiare il compleanno del figlio.
"Non ti piacciono le melanzane alla parmigiana?"
"No signora, tutt´altro, sono buonissime!", rispose Ilenia imbarazzata. "Ero solo un po´ sovrappensiero".
"Non preoccuparti mamma!", intervenne Alberto. "Ilenia è soltanto un po´ in tensione visto che l´hanno chiamata da poco per fare la prima supplenza della sua carriera di insegnante!"
"Davvero? Complimenti Ilenia!", esclamò la madre di Alberto, raggiante. "Finalmente potrai iniziare a lavorare!"
"Grazie signora."
"Allora oggi abbiamo un ulteriore motivo per festeggiare. A Ilenia ed Alberto!", disse il padre di Alberto, sollevando il bicchiere colmo di vino rosso.
"Evviva!", fece in coro il resto della famiglia.
Ilenia sorrise. `Devo tener ancora duro per un paio d´ore!´, pensò.

Ilenia non amava i pranzi a casa di Alberto. Non perché i familiari del fidanzato non fossero gentili con lei. Anzi, tutti le volevano bene. Dopotutto, come si poteva non amare una ragazza così carina e cortese? Inoltre, la famiglia di Alberto era abbastanza unita e composta da persone socievoli, colte e "alla mano".
Ma era il pensiero che avrebbe dovuto prender parte a centinaia di pranzi simili in futuro a tormentarla. I pranzi in famiglia le ricordavano infatti che presto avrebbe sposato Alberto e avrebbe vissuto con lui per il resto della sua vita. Ilenia gli voleva bene, perché Alberto la amava, la rispettava e le infondeva sicurezza in un certo senso. Ma sfortunatamente lei non ricambiava il suo amore.
Osservava con tristezza l´anello con diamante che portava al dito. Quando Alberto le aveva chiesto di sposarlo, non aveva avuto la prontezza necessaria per procrastinare la risposta. Così dalle sue labbra era uscito un "si" flebile, quasi involontario. Ma cosa poteva desiderare di meglio in quel periodo? Chi avrebbe accettato di sposare una ragazza bella ma frigida?
Purtroppo Ilenia ancora non si conosceva bene. Solo recentemente aveva scoperto quando fosse passionale in realtà. E soprattutto aveva scoperto che anche Daniele, oggetto dei suoi sogni erotici, la amava.
Ma ormai era troppo tardi. La sua posizione era davvero delicata e instabile. Non voleva sconvolgere la vita di Alberto e di Daniele. Avrebbe invece preferito rinunciare alla sua felicità.

Al termine del pranzo, i due fidanzati si ritirarono nella camera di Alberto. Ilenia ebbe così modo di dargli il regalo di compleanno, un telefonino nuovo dalle mille funzionalità. Alberto la ringraziò visibilmente contento, baciandola sulle labbra.
Poi si fece improvvisamente serio.
"Ilenia, ho apprezzato molto il tuo regalo, ma vorrei che me ne facessi un altro."
Ilenia iniziò a capire dove voleva parare Alberto.
"Ormai ho trentun anni. Siamo insieme da più di dieci anni, ma non mi hai mai concesso di fare l´amore con te."
"Alberto, sai che voglio arrivare al matrimonio illibata", ribatté Ilenia, che ormai aveva usato quella scusa troppe volte per frenare il fidanzato senza combattere verbalmente.
"Lo so, e io rispetto la tua decisione. Però voglio che mi dimostri che mi ami davvero."
Nel pronunciare queste ultime parole si alzò, sganciandosi il cinto. Ilenia pensò che Alberto volesse almeno una sega, che già altre volte gli aveva concesso per ammorbidirlo.
Alberto si abbassò i pantaloni di velluto e le mutande, mettendole di fronte alla bocca un membro già eretto, lungo e sottile come il suo fisico.
"Succhiamelo Ilenia. Fammi vedere che ti piaccio."
"Ma Alberto...potrebbe entrare qualcuno..."
"Non preoccuparti, ho chiuso la porta a chiave non appena siamo entrati. Dai Ile, fammi godere con la tua boccuccia."
Ilenia, che qualche giorno prima non aveva resistito a prendere in bocca il cazzo di Daniele, ora si sentiva bloccata. Si accorgeva che non era per niente eccitata. Ma non poteva rifiutarsi. Prese il membro duro di Alberto in mano e lo accarezzò. Poi si decise a baciarlo sulla punta, accorgendosi che odorava ancora di bagnoschiuma. Scappellandolo delicatamente con due dita, lo leccò in punta, facendo fremere Alberto.
"Mmh...brava...continua così..."
Ilenia iniziò a succhiarglielo, ma senza passione. Per farlo venire più velocemente, lo masturbava con una mano. Ogni tanto lo guardava, e si accorgeva che Alberto teneva gli occhi chiusi e la testa sollevata.
Continuò a pomparlo ancora per qualche minuto, fin quando Alberto si irrigidì e le venne dentro la bocca, ansimando come un porco.
"Ohhh...che bello...è il più bel regalo che mi abbia mai fatto..."
Ilenia prese un pacchetto di fazzoletti, lo aprì e ne tirò fuori due, uno per sputarvi dentro lo sperma di Alberto e un altro per pulirgli l´uccello sporco.
"Grazie amore!", esclamò soddisfatto Alberto che, dopo essersi risollevato i pantaloni, uscì dalla stanza, probabilmente diretto al bagno.
Ilenia si mise a masticare una chewing gum alla menta per togliersi dal palato quel sapore acre, troppo pungente rispetto a quello di Daniele. Poi accese la televisione e si sdraiò sul letto, assopendosi qualche secondo dopo.

La sera arrivò in fretta. Dopo aver salutato e ringraziato la famiglia di Alberto, Ilenia tornò a casa. Salì in macchina e accese il cellulare, che si mise a squillare diverse volte, come impazzito. Erano arrivati almeno dieci messaggi contemporaneamente. `Ti ho pensato tutto il giorno´, `Ho bisogno di vederti´, `Perché mi ignori?´, facevano alcuni di questi. E tutti erano stati mandati da Daniele.
Ilenia aveva immaginato che Daniele l´avrebbe contattata. Per questo aveva tenuto il cellulare nella borsetta, spento. Già da diversi giorni si scambiavano sms, coi quali Daniele si prodigava di complimenti e di inviti, mentre Ilenia cercava di rimanere fredda.
Tuttavia, stavolta Ilenia venne assalita da un fremito. Anche lei voleva vedere Daniele, gettarsi tra le sue braccia e sentire il calore del suo corpo. Rimase in macchina a riflettere per qualche minuto, dubbiosa sul da farsi. Era il compleanno di Alberto, come poteva tradirlo nuovamente con il suo migliore amico? Ma lei lo aveva accontentato, lo aveva fatto godere nella sua bocca! Si poteva sentire autorizzata a mettergli le corna? Chiaramente no. Ma, tra il dovere e il piacere, fu quest´ultimo a prendere il sopravvento.
Ilenia compose un messaggio, che indirizzò a Daniele: `Dove sei ora?´
La risposta giunse dopo qualche secondo. `Sono a casa mia, solo. Ti va di passare per una chiacchierata?´
Ilenia non rispose. Accese il motore e si diresse verso la bifamiliare di Daniele. Scese dall´automobile e, muovendosi sospetta come farebbe un ladro, suonò al campanello.
"Chi è?", si sentì rispondere.
"Sono io, Ilenia!"
Forse neanche Daniele si aspettava di trovarsela là. Eccitato, le aprì la porta e la invitò ad entrare.

"Grazie per essere venuta Il..."
Daniele non fece in tempo a finire la frase, che Ilenia gli si era già buttata addosso, dandogli un bacio lungo e passionale.
"Anch´io ti ho pensato tutto il giorno!", confessò Ilenia, che iniziò a spogliare frettolosamente Daniele. Lui rimase un po´ sorpreso, non riconoscendo più la sua timida amica. Aiutandola, si tolse tutti i vestiti, rimanendo completamente nudo di fronte a lei.
Ilenia si sentì avvampare. Fissò il membro ancora flaccido di Daniele, che solo ora notò essere circonciso. Lo prese in bocca avidamente, decisamente più eccitata di qualche ora prima. Le bastarono poche slinguazzate per far riempire i vasi cavernosi dell´uccello di Daniele di sangue, tanto che si trovò la bocca riempita dal suo bastone in un attimo. Lo succhiò per qualche minuto, togliendoselo poi dalla bocca e massaggiandoglielo con la mano. Poi, sollevandogli la mazza in alto, gli baciò le palle gonfie e gliele leccò come un´esperta attrice di film pornografici.
"Se continui così, vengo subito. Invece stavolta voglio far godere anche te!", disse Daniele.
Così, Daniele prese Ilenia in braccio e la fece distendere sul divano, salendole sopra ma cercando di far scaricare il peso sulle sue braccia e gambe. Baciò Ilenia sul collo e sulle labbra mentre la denudava. Poi le leccò i lobi degli orecchi, dolcemente. Ilenia era già bagnata.
Quando lei fu completamente nuda, Daniele la fissò per un lunghissimo istante, contemplandone la bellezza. Quella dea stava per essere sua, finalmente!
Le accarezzò i seni, titillandole i capezzoli con due dita. Poi le avvicinò un dito in bocca, che Ilenia prima morse e poi succhiò golosamente. Daniele le mise un dito nella fessa, accorgendosi di quanto fosse già eccitata.
"Sei pronta?", le chiese.
"Si", rispose lei, respirando a fatica.
Daniele le accostò il cazzo ormai di ferro alla passerina, poi spinse. Ilenia si morse le labbra dal dolore, al che Daniele si fermò. "No, continua!", lo incitò lei. Daniele spinse ancora un po´, fin quando il suo cazzo non fu completamente dentro la fighetta di Ilenia.
Lei provava un forte dolore, ma si fece coraggio e accompagnò col corpo le spinte di Daniele, che via via si facevano più veloci. Abituatasi a quella nuova sensazione, Ilenia si lasciò andare, e piano piano iniziò a godere anche lei.
Daniele si muoveva su e giù, ancora mezzo bloccato dalla paura di far male ad Ilenia. Quando poi realizzò che lei stava iniziando a contorcersi dal piacere, accelerò il ritmo.
Ilenia ebbe un forte orgasmo, così intenso che le sembrò di morire. Poi urlò di piacere, mentre Daniele le toglieva fuori dal corpo il cazzo pulsante e le inondava il pancino di sperma caldo.
I due si abbracciarono, stremati.

Quando fu sola in bagno, Ilenia si rese conto che stava perdendo delle gocce di sangue. Finalmente si sentiva una donna!

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