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Lecca, Cornuto, Lecca

Viviana tornò a casa tardi, quella sera. Si tolse la giacca e si diresse in salotto. Suo marito, Marino, l'attendeva con ansia.
"Allora, tesoro, com'è andata?" domandò alzandosi e andando ad abbracciarla. "Vedo che hai fatto tardi".
"Sì caro, ho fatto tardi", disse la moglie ricambiando l'abbraccio. Poi si sedette su di una poltrona. "Ma non ho potuto fare diversamente. Luca ha preteso di fottermi tre volte. Sembrava non averne mai abbastanza, il porco. Non ho potuto dirgli di no..."
"Tre volte? Ti sei fatta fottere tre volte dal tuo collega?" chiese Marino, che cominciava ad eccitarsi.
Viviana lo notò.
"Che porco che sei... ti arrapi come un pazzo all'idea di me che fotto con un altro, vero? Ti piacciono proprio le corna..."
"E' più forte di me, amore..."
"Be', allora stasera sarai soddisfatto, mio bel cornutello. Ho la figa davvero piena di sborra, tutta per te. Te ne ho portata tanta stasera, Luca ne aveva le palle colme... Sei contento?"
"Oh sì, amore!"
Lei rise e si tolse la gonna. Poi fece scivolare via anche le mutandine, si sistemò sul grande e comodo divano e spalancò le gambe.
"Accomodati, bel cornutello", disse con la voce rotta dall'eccitazione. "Vieni qua e leccami tutta. Lecca la sborra del mio amante, che ti piace tanto".
Marino non se lo fece ripetere due volte. Si precipitò tra le gambe della moglie e cominciò a leccare come un cagnolino assetato.
"Buon appetito, amore mio" disse Viviana e scoppiò in una fragorosa risata.
C'e n'era davvero un'infinità. Sembrava non finire mai. Che visione paradisiaca! Felice, Marino leccava via tutto.
"Lecca, cornuto, lecca", gemeva Viviana. "Mmm... se ripenso a come mi ha scopata vengo di nuovo... è incredibile, sai... ha una mazza poderosa, un vero toro da monta... non vedo l'ora di scoparmelo di nuovo... e di farmi fare il culo..."
Anche Marino era al massimo dell'eccitazione. Mentre leccava dalla fregna della moglie lo sperma del suo amante, il suo cazzo non riusciva più a stare nei pantaloni. Viviana se ne accorse e glieli fece slacciare.
"Ecco bravo cornutello, masturbati un po' mentre me la lecchi... mmm... ti piace eh? Ne vuoi ancora, vero?"
"Sì, ne voglio ancora..."
"Bene... e io sarò tanto gentile da portartene quanta vorrai... mi farò rifornire da tutti i miei amanti... ti porterò litri e litri di sperma da bere, solo per te, amore..."
E venne in maniera oscena.
"Ho goduto come una troia solo ripensando al cazzo di Luca", disse poi. "Oh, amore, ma tu ce l'hai ancora duro? Vieni qua che ti faccio una sega"
"Amore, non posso scoparti?"
"No caro, ora sono stanca... Luca è un bestione e mi ha distrutta... dai accontentati... su che ti piace... ecco, vedi che bella sega ti fa la tua mogliettina troia? Goditela bene...mmmmmm.... ti piace vero? Ti piace sapermi fottuta da uno stallone e accontentarti di una sega... mmm, senti che bello amore... immaginami mentre vengo presa da quel porco... la prossima volta faccio venire anche un suo amico, me li trombo entrambi... così potrai assaporare due sapori diversi... uno lo leccherai dalla mia figa, l'altro dal culo... dai cornutello, vieni... vieni... sborrami in mano..."
Marino sborrò copiosamente tra le dita della moglie. La guardò, più innamorato che mai. Poi si abbracciarono dolcemente.

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