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La Stanza Era In Penombra...

AUTORE: Lorenzo C.

La stanza era in penombra e lui era seduto su una poltrona di pelle scamosciata. Stava a torso nudo e aveva un paio di jeans con sotto delle mutande larghe, stile anni 50. Righino blu su sfondo celeste. Nella mano sinistra teneva una sigaretta già consumata oltre la metà e la brace illuminava una piccola porzione del suo viso ogni volta che se la portava alla bocca. Cacciava il fumo fuori con lenti sospiri e ad ogni boccata lei si avvicinava sempre di più. Era appena uscita dal bagno e aveva richiuso la porta senza fare rumore. Avanzava verso di lui fluttuando e ad ogni passo che faceva si intravedeva sempre di più la sua biancheria intima. Un reggiseno nero trasparente, con dei merletti di pizzo rosa, le sosteneva una quarta abbondante di seno. I capezzoli turgidi ed eccitati si intravedevano appena, ma lui già iniziava a sentire il sangue pulsargli più velocemente nel pene. Lei fece un altro passo e lui poté distinguere con precisione anche il tanga che aveva lo stesso motivo del reggiseno. Lo teneva a vita bassa ed alcuni peli pubici, scuri e riccioluti, uscivano timidamente fuori dalle mutandine. La brace della sigaretta era ormai finita e stava per bruciare il filtro ma lui, senza distogliere lo sguardo da lei, la spense nel posacenere sul mobiletto accanto alla poltrona. Era così eccitato che nella sua mente vide un nuvola di fumo salire dal posacenere e disegnare in aria una figura fallica. Nel frattempo il suo pene cominciava a spingere più insistentemente contro le mutande e i jeans che lo tenevano ben saldo. Lei ormai era a pochi passi da lui e con un movimento fluido ed aggraziato, si abbassò il reggiseno e gli si inginocchiò davanti. Adesso i suoi seni enormi sporgevano dalla stoffa nera e dal pizzo rosa. Lui si diede una sistemata sulla poltrona, si spinse con i gomiti per tirarsi un po’ su e sentì un brivido attraversargli tutta la coscia destra. Abbassò lo sguardo e vide che lei, mentre con la mano gli accarezzava la coscia, con la mano destra iniziava a sbottonargli i pantaloni e …
… e lei …
… e lei …
DVD DANNEGGIATO, ESTRARLO PER EVITARE DANNI AL LETTORE.
« Ma che cazzo! Ma non è possibile che tutte le volte questo maledetto porno si blocchi sempre allo stesso punto. Sul più bello. E’ il terzo DVD che cambio ed è la terza volta che quello stronzetto del commesso mi molla una fregatura. La prossima volta mi sente!»

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