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Le Voglie Nascoste Di Ilenia - Prime Rivelazioni


AUTORE: Matteo

Ilenia si era addormentata così, con una mano infilata nelle mutandine e l'altra nel reggiseno.
Dormì beatamente per almeno nove ore di fila. Era stanca, ma di una stanchezza dolce.
Quando si svegliò, le venne subito in mente la splendida sensazione provata la notte precedente. Cercò anche di ricordare cosa aveva sognato, ma tutte le sue visioni oniriche erano state cancellate dalla sua memoria, probabilmente proprio dalla sua coscienza.
Si sentiva felice per quel fortissimo attimo di godimento mai provato. Ora era sicura di non essere frigida come aveva sempre temuto. Ma allo stesso tempo provava un forte senso di colpa per essersi lasciata andare in maniera così impura. Era stata una debolezza che la sua rigida educazione non poteva approvare.

Si alzò in fretta per lasciarsi alle spalle quei ricordi. Decise di farsi una doccia calda.
Mentre l'acqua scorreva copiosa dall'alto, Ilenia accarezzava il suo corpo con la mano colma di bagnoschiuma. Si passò la mano sui seni alti e si accorse di avere i capezzoli ancora turgidi. Immaginò che quella mano non fosse sua, ma di Daniele, che stava facendo la doccia con lei. Oh, quanto avrebbe voluto che fosse là...
Scese con la mano sino all'interno coscia, voleva toccarsi di nuovo.
'Ma cosa stai facendo? Non ti è bastato il comportamento peccaminoso di ieri notte?', sembrava rimproverarle la coscienza.
Così Ilenia si destò da quelle fantasie, finì di lavarsi, si vestì in maniera sobria e uscì di casa.
'Devo parlare con Simona', pensò.

Per fortuna Simona era a casa quella mattina perché aveva il turno pomeridiano.
Quando Ilenia l'aveva chiamata, si era offerta senza esitare di dedicarle qualche ora del suo tempo. Le piaceva dare consigli alla sorellina minore.
Laureata a pieni voti in Medicina, sposata da un paio d'anni con Fabrizio, il fidanzato storico dai tempi delle superiori, sempre disposta ad aiutare il prossimo, Simona rappresentava il modello ideale di donna per Ilenia. A chi chiedere sostegno psicologico, se non a lei?
Di fronte a una tazza di té, superati gli iniziali attimi di imbarazzo, Ilenia confidò alla sorella i suoi sentimenti verso Daniele e le strane voglie che aveva avuto la notte precedente.
Inaspettatamente, Simona si mise a ridere.
"Ilenia, davvero sei ancora vergine alla tua età? Quindi non hai mai fatto l'amore con Alberto?", le chiese retoricamente Simona, un po' incredula.
"Certo! Non ci siamo ancora sposati! E poi anche tu alla mia età eri vergine, visto che ti sei sposata a trentadue anni! O no?"
La faccia allibita di Simona le fece cambiare repentinamente idea su ciò che aveva sempre immaginato della sorella.
"Non essere ridicola Ilenia! Credi che con Fabrizio non abbia mai fatto niente prima del matrimonio? Sai quando è stata la prima volta che abbiamo fatto sesso? Quando eravamo al liceo! E da quel momento non ci siamo certo fermati!"
Tutte le certezze di Ilenia crollarono come un castello di carte al vento.
"Ma mamma e papà non ne sanno niente, vero?", chiese Ilenia.
"Certo che no! Ovviamente non ho mai affrontato questi argomenti con i nostri genitori! Immagina la vergogna...Loro hanno sempre creduto che fossi rimasta illibata fino al matrimonio, ma se sapessero..."
E a quel punto Simona confidò a Ilenia tutti i segreti che non le aveva mai rivelato.

"Vedi Ilenia, quando inizi a scopare e ti accorgi che ti piace non vuoi fermarti più.
Con Fabrizio l'abbiamo fatto talmente tante volte e in posti così diversi che negli ultimi tempi è subentrata la noia della routine. E' per questo che ho iniziato a tradirlo con un mio collega, che lavora nel mio stesso ospedale. Non guardarmi con quella faccia per favore! Non sai quante volte avrei voluto parlartene, ma non volevo deluderti...
Io amo Fabrizio, stiamo anche pensando seriamente di avere un figlio insieme. Ma il sesso con lui è diventato noioso.
Con Simone, il mio collega, ho ritrovato invece la passione della giovinezza! Con lui è tutto così eccitante! Lo facciamo quando possiamo di notte, in sala medici, quando siamo soli e non abbiamo lavoro. Lui sa come prendermi, come farmi godere. Ormai ho smesso di indossare le mutandine sotto il camice, così gli facilito il compito quando mi fotte. Sarà che è un bell'uomo, sarà che amo il rischio, ma quando lui mi penetra raggiungo l'apice del godimento!
E' solo sesso, ma è così bello!"

Ilenia era ormai senza parole. Potè solo domandare: "Ma è la prima volta che hai una relazione extraconiugale?"
Simona sorrise di nuovo. "Certo che no, sorellina! E' da qualche anno che mi cerco degli amanti. Ed è anche grazie a loro che il rapporto con Fabrizio si è rinvigorito. Fabrizio mi dà amore, gli altri uomini mi fanno sentire donna!"
"E con chi altri lo hai fatto?"
"Eh, sono tanti...Ti dirò solo che il primo tradimento è accaduto quando eravamo fidanzati, all'officina di signor Vincenzo!"
"Stai scherzando? L'hai fatto con quel ragazzo di colore che lavora là?"
"No, l'ho fatto proprio con signor Vincenzo!"
"Ma se ha almeno vent'anni più di te!?!"
"Si, lo so. Ma mi ha fatto provare delle sensazioni indescrivibili. E' capitato tutto per caso, quando si è rotta la marmitta della vecchia Punto e gli ho chiesto di ripararmela. Era sera, stava per chiudere il negozio. Io avevo appena staccato da lavoro, ero stanca e nervosa. Lui fu così gentile quella sera...Si mise a lavorare anche se sarebbe dovuto tornare a casa dalla moglie. Io lo guardavo mentre lavorava. Aveva le mani rozze, callose, sporche d'olio. Ma era anche così deciso, e forte...Non so cosa mi successe in quel momento. Volevo solo che mi prendesse con la forza e mi fottesse. Quando finì il lavoro lo ringraziai, e gli diedi un leggero bacio sulla guancia. Lui mi guardò un po' sorpreso, poi io gli infilai la lingua in bocca e gli chiesi di scoparmi. Lui non se lo fece ripetere. Mi prese di peso e mi fece sedere sul cofano della macchina. Mi sollevò il vestito e mi strappò le mutandine. Iniziò a leccarmela con la sua lingua ruvida, e io venni come una vera baldracca. Poi mi allargò le cosce, tolse fuori il suo grosso cazzo nodoso e me lo sbatté dentro. Dopo cinque minuti che spingeva lo tolse fuori e mi riversò sul vestito un litro di sperma, mentre io godevo per la seconda volta. Poi me ne andai, con un grande senso di rimorso."
Ilenia era confusa. Quel racconto le sembrava un incubo. Il cuore le batteva a mille, pensando a quella scena.
"Sorellina", continuò Simona. "E' normale che provi certe cose, ti capisco. Siamo esseri umani. Lasciati andare di più, e fregatene delle convenzioni e della mentalità bigotta con la quale siamo cresciute!"

Ilenia lasciò la casa della sorella quasi tremando.
Salì in macchina, chiuse la portiera e iniziò a respirare intensamente.
Quella confessione e soprattutto le parole rozze con cui Simona l'aveva narrata l'avevano sconvolta.
Però si accorse anche che si era eccitata, più della sera precedente.
Girò la chiave nel cruscotto e cercò di accendere la macchina. Ci vollero come al solito tre tentativi per farla partire.
Decise che doveva farci dare una controllata...

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