Subscribe News Feed Subscribe Comments

Mia Moglie, Non Proprio Una Santa

Con il vicino no, porca puttana.
Da anni so dei tradimenti di mia moglie. Quante corna mi ha messo! Si è scopata tutti i suoi colleghi di lavori e si è fatta inculare da quasi tutti i miei amici, anche quelli più cari e di vecchia data. Naturalmente, lei non sa che io so. Non ho mai avuto il coraggio di affrontarla, nè di decidermi a lasciarla.
Ma con il vicino no, che cazzo.
Grasso, brutto, sessant'anni suonati - mia moglie ne ha ventinove ed è una figa della madonna, bionda e un fisico asciutto da far invidia ad una modella, e con due bocce che non ti stanno nelle mani - Carmelo è l'ultimo uomo sulla terra che pensavo Martina potesse scoparsi.
E invece.
E invece eccola lì, sul nostro letto, mentre si impala sulla mazza - enorme, devo ammettere - di quel vecchiaccio schifoso. Uno smorzacandela lento e eccitante, anche per me che sbircio da uno spiraglio della porta, attento a non farmi vedere. Arrabbiato, certo, geloso da morire, ma anche eccitato.
Eccitato come un porco.
Come spesso mi accade, sono uscito prima dal lavoro. Sono tornato a casa e.. .e ecco cosa mi ritrovo.
Mia moglie che si tromba il vicino.
Incapace di far altro mi slaccio i calzoni e mi prendo in mano in cazzo. Con gli occhi fissi su quella scena libidinosa, comincio a masturbarmi.
Ora hanno cambiato leggermente posizione. Da sdraiato, quel porco di Carmelo si è messo seduto contro la spalliera del letto. Mentre lo cavalca, la mia dolce metà gli lecca il petto peloso e schifoso, soffermandosi sui capezzoli.
"Sei una puttana fantastica" dice affondando la testa nelle sue bocce.
"E tu un vero stallone da monta", risponde lei. "Hai un cazzo bestiale, altro che quello di mio marito... che cornuto di merda, chissà quanto si annoia al lavoro... si dai, fottimi forte, fottimi porco..."
"Quante corna gli hai messo?"
"E chi se lo ricorda il numero! Con quel cazzetto che si ritrova non può certo soddisfarmi! Che peccato non averti scoperto, o meglio, scopato prima, Carmelo! Ma stai certa che il tuo cazzo non me lo lascio certo sfuggire, ora che ho visto che razza di randello ti ritrovi..."
"Sarà tuo ogni volta che vorrai, mia dolce mignotta... mmm... ma che figa calda che hai!"
"Ti piace amore? Mmmm è tutta per te... si dai, leccami un po' le tette... succhia porcone, succhiamele...ti piacciono?"
"Tantissimo, zoccola"
Cambiano posizione di frequente. Pecorina, missionario e poi ancora pecorina. Lui la fotte selvaggiamente, tenendosi saldamente alle sue bocce.
"Ti va di farmi il culo?" chiede lei ansimando, fermandosi un momento.
"E me lo domandi? Certo che mi va, troiona!"
Io, intanto, mi sego di brutto.
Carmelo esce dalla figa di mia moglie e comincia a leccarle il buchino. Lo allarga con un dito, poi ne infila un altro. Prepara il terreno alla sua mazza.
Poi appoggia la cappella all'orifizio, spinge e, lentamente, entra.
"Mmm sì..." esclama mia moglie "già sentire la punta mi fa godere... dai spingilo tutto dentro, porcone".
Lui non esita e con un vigoroso colpo di reni le è dentro completamente. Mia moglie caccia un urletto, più di godimento che di dolore.
"Ora", dice, "datti da fare e inculami per bene. Dai, fammi il culo, maiale, alla faccia di quel cornutello..."
Carmelo è ben contento di obbedire. La fotte forte, senza pietà. Qualche minuto dopo esclama: "Sto per venire, troia... dove vuoi che ti sborri?"
"Nel culo! Nel culo" quasi urla lei. "Resta lì dove sei e riempimi il culo! Dai, fammi il pieno, porco!"
Viene.
E, nella mia mano, vengo anch'io.

0 commenti:

 
Racconti Erotici Gratis | TNB